Appena sveglia, Emma scese dal grande lettone, si vestì velocemente e si precipitò in cucina, come ogni mattina, per fare colazione prima di andare a scuola. Senza pensarci due volte prese le mani della mamma, la guardò dritta negli occhi e le disse tutto d’un fiato: “Mamma, oggi posso andare a scuola da sola?”
Geografia bambina è lo stupore del mondo attraverso lo sguardo di una bambina di otto primavere, Emma. Un primo studio di una “suite musicale” per corpi fragili, parole sussurrate, incontri misteriosi e silenzi. Lasciandoci guidare dal racconto “Emma, lasciati in pace quando cade la neve” di Antonio Catalano, proveremo a riflettere sul rapporto delle bambine e dei bambini con il loro territorio, sulle piccole conquiste di autonomia, sul loro sviluppo psicofisico e cognitivo, ma soprattutto sul desiderio di scoperta.