Un apicoltore cammina tra le arnie devastate del suo apiario con il vestito della festa, ha una grossa corda fra le mani e invoca la morte. Lei arriva davvero all’appuntamento. Indossa un abito da sposa, un cappello nero con veletta e una chitarra elettrica a tracolla. Dall’incontro prende vita una fiaba nera, una commedia pop, un punk-cabaret-magique, dove l’ apicultore e la morte possono danzare con una corda al collo, dove un cappio può sorreggere altalene per giocare con le leggi che regolano l’universo.