(consigliato a un pubblico adulto)
Un rito psicomagico di ritorno al teatro che diventa un racconto di vita appassionante, esilarante, commovente. Non vorrebbe, Beatrice, essere lì sul palco. Eppure qualcosa accade. Un primo ricordo, un aneddoto, una risata, e il racconto di un’intera esistenza prende forma, passo dopo passo, senza soluzione di continuità, attraverso un ventaglio di episodi, personaggi, pensieri che toccano tutti i temi dell’umano. Un monologo personalissimo, fuori dai denti e sfacciato, delicato e amaro, nel mezzo del cammin di nostra vita, in cui Beatrice fa il punto su di sé e sulla propria esistenza. Con una dedica speciale a quel grande, poco conosciuto mistero che sono i genitori, cui tanto dobbiamo, nel bene come nel male.