In occasione del 50° anniversario della tragedia di Marcinelle
Cìncali cioè: zingari! Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera; pare, invece, che fosse una storpiatura di cinq, “cinque” nel linguaggio degli emigranti padani che giocavano a morra – …sì, ma voleva dire anche zingaro!
Quasi un anno di testimonianze, un anno di memorie rispolverate a fatica.
La memoria è importante perché nel 1990, quando nel Salento è sbarcata la prima carretta del mare carica di albanesi, c’erano ancora 1.000 bambini italiani clandestini in Svizzera. Negli anni ’70 erano 30.000… Nasce così questo progetto in due parti sull’epopea di milioni di italiani nel secondo dopoguerra, mentre l’Italia si preparava a un clamoroso boom economico, tacendo per vergogna di quei figli esuli per povertà di mezzi economici e intellettuali.