Italia Brasile 3 a 2, dell’attore palermitano Davide Enia, è una telecronaca “epicomica e personalissima della partita giocata dalla nostra nazionale ai mondiali dell’82. Una maniacale e delirante evocazione di personaggi e fatti, esemplificata sul genere teatrale del “cuntu”. “U cuntu” in siciliano è il racconto di un fatto notevole, di un’impresa eroica che vale la pena di tramandare oralmente alle generazioni future. Associato, nella tradizione spettacolare dell’isola, alla chanson francese, celebrava in dialetto l’epopea cattolica dei paladini carolingi alle prese con i terribili mori.
Paolo Rossi, Zoff, Conti, Pelè, Falcao, non hanno niente da invidiare ad Orlando o Rinaldo; le loro “gesta” fanno parte ormai della memoria storica collettiva e meritano – questo sembra voler dire Enia un loro olimpo minore, mitico e moderno.