“E se un Dio mi fa naufragare sul mare scuro come vino,
saprò sopportare, perché ho un animo paziente nel petto:
sventure ne ho tante patite e tante sofferte
tra le onde ed in guerra: sia con esse anche questa.”
“Odissea” di Omero dalla ninfa Calipso all’incontro con la giovane Nausicaa la figlia del re Alcinoo. La partenza, l’addio all’immortalità, la tempesta e l’approdo nell’isola dei Feaci. La cetra di Demodoco e le lacrime degli eroi.
Giuseppe Cederna legge e racconta il viaggio di Odisseo, un migrante mediterraneo sulla via del ritorno. Una riflessione sull’accoglienza antica dello straniero e la dichiarazione d’amore più bella del mondo.