commedia edificante
Un capolavoro del teatro greco di un’attualità sconcertante.
Una commedia edificante per riflettere e interrogarci sulla società contemporanea.
Due cittadini ateniesi, Pisetero ed Evelpide, stanchi della loro città, raggiungono un luogo sospeso tra terra e cielo, senza leggi, né violenza, l’utopica patria degli uccelli.
L’alleanza tra uomini e volatili è l’incontro tra esseri dell’aria ed esseri della civiltà, tra esseri pre-polis ed esseri della polis; per una società che pericolosamente in ripiego dall’essere civiltà può ben presto scivolare nella barbarie, ingoiata da una libertà senza più sembianze umane.
La commedia più bella di Aristofane o forse addirittura: “la commedia più bella di tutti i tempi” al servizio di una messa in scena che vuole provare smascherare l’ipocrisia di una società che ha nel denaro e nell’egoismo sociale gli unici Dei.
Un viaggio, un’esplorazione dentro luoghi talmente aperti da nasconderne nelle tasche, significati e suoni migliaia di volte evocati ma che solo sulla scena si fanno storia e corpo drammatico, rimandandoci impetuosamente al nostro inaccettabile presente.