21.Lug | 2000

h 21:30 | 

  • Teatro S. Francesco
    Tortolì

Uccelli, da Aristofane

MARCO MARTINELLI

Aristofane è un adolescente infuriato. Pensatelo così, nel V secolo avanti Cristo.

Ha quindici anni quando scoppia la guerra e Atene la Magnifica si ritrova in stato d’assedio. Gli spartani invadono la campagna che circonda la città; i contadini scappano all’interno della città con i bambini, le capre e gli asini. Atene è allora sovrappopolata di gente ammassata nelle case e per strada, scoppia la peste e tra gli altri muore Pericle, l’uomo che aveva governato la città per trent’anni rendendola potente.
Atene barcolla sotto i colpi della rivale: pensate il ventenne Aristofane che, come i suoi concittadini, vive gli orrori della guerra. Il teatro diventerà per lui lo spazio dell’utopia, il luogo magico in cui rovesciare l’orrore della realtà.

II teatro di Aristofane ci racconta la città e la sua anima, la vita politica e quella intima. Alle frecciate contro i demagoghi del tempo mescola il desiderio di avere le ali, confonde il reale e il fantastico: esce continuamente dai ranghi.
La sua scrittura ci sorprende e ci parla come la voce di un antenato.

La comicità di Aristofane, di questo adolescente infuriato, è il suono di un corno gettato in faccia alla morte.

diMarco Martinelli
regiaTeresa Ludovico
conVito Carbonara, Monica Contini, Augusto Masiello, Francesco Ocelli, Fabrizio Panza, Massimiliano Poli, Pia Watcher, Lucia Zotti
concerto finale di musica africanaDounumba
produzioneTeatro Kismet Opera