Storie di ordinaria dismisura. Un clown con un abito scuro e valigia inciampa nella socialità, nei fiori, negli odori, nel fuoco, nel cibo e poi ancora nello spazio e negli altri. La comicità non è più un effetto, uno spettacolo di mestiere, ma diventa poesia corale e liberatoria di tutto il nostro inconfessato e quotidiano angoscioso sentirci inadeguati e fuori misura di fronte alle cose della vita. I segni, le azioni, le parole e le cose.