La nuova Complesso Camerata nasce nel 1991, a Montecchio Emilia, paese della provincia reggiana, bagnato dall’Enza, un vecchio torrente dal nome femminile, per opera di Bruno Venturi, Oreste Braghieri, Gianluca Albertazzi, ed Enzo Toto.
Dallo stesso anno il gruppo opera con laboratori, seminari e stages che a partire dall’Emilia Romagna approdano in Sardegna e in Sicilia, terre, queste, ultime, dove si è trovato un ascolto naturale e una terra possibile.
A partire dal nome si è voluto essere ‘oltre’ e ‘prima’ del teatro: oltre nel senso della musica, e prima nei confronti della referenzialità; e tuttavia la matrice ‘popolare’ del nostro gruppo mira non tanto a dare un teatro alla gente, quanto a portare la gente ai motivi che animano e rendono vive le istanze di un teatro fondato su un senso di ricerca culturale etnografica e antropologica permanente.
La nuova Complesso Camerata è nome che si riferisce a quella possibilità tutta musicale di far girare le idee e le cose. ‘nuova’ è un aggettivo negativo che richiama una delle ultime opere di Pier Paolo Pasolini, a partire dall’opera del quale, il gruppo si è riconosciuto ed ha intrapreso il proprio cammino.
La nuova Complesso Camerata lavora ad un’idea precisa di ricerca che inizia dalla sua formazione di vita e di studio. La vita e lo studio ci hanno portato a un’ipotesi di pedagogia, intesa come scambio di rapporti tra noi e quanti con noi accettano di condividere le stesse ‘cose’ della vita, lo stesso sentimento; e sono giovani e non giovani, attori e non-attori, gente di grandi e piccoli paesi sardi o siciliani, gruppi di ragazzi che studiano.
Questo agire ha fruttato esperienze teatrali di due tipi: una, interna, legata alla nostra necessità di esprimere criticamente opere, a partire dagli altissimi maestri che ci hanno formato -Pasolini, Campana, Penna, Tarkovskij, Bene…; l’altra, esterna, legata alla volontà di produrre opere a partire dagli scambi ottenuti coi paesi, con le scuole, con le persone incontrate sul nostro viaggiare, per arrivare all’elaborazione comune di un pensiero che potesse diventare a un tempo, formazione e autoformazione.
Dal 1991 il gruppo ha compiuto circa quatttrocento laboratori di pedagogia teatrale, con bambini, ragazzi e adulti di diversi paesi e città, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi -anche se poco importa sia degli uni che degli altri. Ha condotto innumerevoli ‘Cantieri teatrali estivi’ (esperienze commissionate dai Comuni o da Associazioni locali, rivolte a gente del paese, in genere tese a valorizzare tradizioni, racconti e fatti locali) e Corsi d’aggiornamento rivolti ad insegnanti, sulle tecniche di pedagogia teatrale rivolte ai giovani.
Dal 1998 La nuova Complesso Camerata fa parte, organizzativamente e per quanto concerne la sola attività di produzione spettacoli, dell’I.T.C. La fabbrica dell’attore, del Teatro Vascello di Roma diretto da Giancarlo Nanni.
