Arditodesìo nasce nel 2002, il nome racconta il “desiderio ardito” di creare e fare teatro mantenendo la massima integrità sia di contenuti che artistica. Il drammaturgo e attore Andrea Brunello è direttore artistico della compagnia che ha sede presso il Teatro Portland di Trento. Arditodesìo elabora un percorso di nuova drammaturgia, teatro che racconta la contemporaneità, teatro civile e di narrazione. Tra le produzioni citiamo: Sloi Machine, Libero nel Paese della Resistenza, Mio Fratello Rincorre i Dinosauri.
Dal 2012 in coordinamento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università degli Studi di Trento, diretto dal Professor Stefano Oss, Arditodesìo ha intrapreso un percorso di narrazione della scienza nella sua interazione con l’essere umano. L’idea che ispira la direzione artistica parte dall’assunto che la scienza domina oggi la nostra esistenza, ma a dispetto del ruolo che gioca a livello sociale e individuale, viene spesso relegata a lezioni specialistiche, talk show televisivi generalisti e, in genere, non viene considerata come fonte di argomenti artistici e teatrali.
Noi crediamo invece che parlare in maniera competente e soprattutto coinvolgente di scienza permetta non solo di capire il nostro tempo ma anche di allargare gli orizzonti filosofici ed esistenziali di chi vuole mettersi in ascolto. Fare teatroscienza (questo è il termine in uso per riferirsi a questo genere teatrale) è, negli intendimenti della direzione artistica della compagnia, una sorta di missione che, in questi tempi difficili e così complessi, assurge ad una connotazione civile.
Crediamo che la scienza sia fonte di grandissima ispirazione, per chi le si avvicina con curiosità e una mente aperta.
Dalla collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche nascono le Augmented Lecture, particolarità produttiva di Arditodesìo. Le AL sono conferenze scientifiche, nelle quali un ricercatore viene affiancato da un artista il cui compito è quello di “aumentare” l’efficacia della lezione con strumenti che facilitano l’esperienza del pubblico. L’idea progettuale che sottende questo format ha ottenuto un riconoscimento internazionale: le AL hanno infatti conquistato un importante premio nell’ambito del Reimagine Education Award 2016. La selezione era stata indetta da QS Quacquarelli Symonds (autori di alcuni tra i ranking universitari più noti e influenti) e dal Wharton SEI Center for Advanced Studies in Management dell’Università della Pennsylvania, il “think tank” più autorevole nell’ambito del management dell’educazione. Il progetto, scritto a quattro mani da Andrea Brunello e Stefano Oss, e presentato dall’Università di Trento è stato premiato nella categoria “Cultivating curiosity”, dedicata a progetti in grado di stimolare l’apprendimento attraverso, appunto, la leva della curiosità. Il progetto ha superato una agguerrita competizione tra 527 progetti presentati da tutto il mondo per 15 categorie. Solo quattro le università italiane presenti alla fase finale, tra cui l’Ateneo trentino, davanti a esperti di innovazione nel settore pedagogico e a numerosi rappresentanti di università di tutto il mondo.
Dal 2017 Arditodesìo, in collaborazione con l’Università di Trento e l’Opera Universitaria, organizza e produce il Teatro della Meraviglia Festival un contenitore di esperienze di teatroscienza che va a scandagliare le migliori proposte e lo stato dell’arte nel settore della comunicazione della scienza attraverso le arti sceniche. La prima edizione “pilota” del Teatro della Meraviglia è stata realizzata nel gennaio 2017 e da allora il festival è stato riproposto annualmente. Migliaia di persone hanno assistito alle varie edizioni di quello che è stato considerato un festival di grande successo, il cui format può essere replicato in altre città e università.
A giugno 2020 Arditodesìo, si è aggiudicata il prestigioso bando “Creative Europe” con il progetto CURIOUS che prevede lo sviluppo e l’estensione del Teatro della Meraviglia ad una dimensione europea sovra-nazionale grazie alle partnership con la Facoltà di Arti Drammatiche dell’Università delle Arti di Belgrado (Serbia), il collettivo Arte Urbana di Sofia (Bulgaria) e il Teatro Arenberg di Anversa (Belgio).