Pensieri in punta di Tacchi

Dopo due anni difficili e quello in corso non certo migliore, in cui le libertà individuali e collettive sono state messe a dura prova, non possiamo che aggrapparci nuovamente all’arte, al teatro, per provare a stare a galla e resistere alla barbarie di un tempo che ogni giorno si fa sempre più minaccioso.
Nel presente che si fa futuro ci toccherà come in altri momenti, incamminarci lungo antichi sentieri in cui memoria e progresso, saranno ingredienti indispensabili per nuovi fiammanti incontri, nella ricerca audace di nuovi sogni. Tutti da vivere, tutti da sperimentare per una Libertà da curare e proteggere come la figlia più preziosa.

Ad agosto, Jerzu e Ulassai si metteranno abiti ricamati con i fili della fantasia, trasformando così i luoghi del vivere in percorsi di sogni e visioni.
Paesi in cui sarebbe bello nascere e vivere, lontani dal frastuono, lontani dal chiacchiericcio che non si trasforma mai in storie, lontani dal ritmo caotico urbano, se non fossero spesso dimenticati dalla politica.

Un giocare con spazi e storie in modo da permettere al teatro di portare la sua azione ancor più in profondità e ai luoghi di continuare a essere sedotti dal piacere del momento scenico.
Lasciare le preoccupazioni quotidiane per entrare in una dimensione nuova, in cui la suggestione, la riflessione e l’emozione diventano per alcuni giorni i nuovi compagni di un percorso che da sempre si confonde nel tempo.
Il teatro si fa viaggio, il crepuscolo s’illumina di nuovi bagliori e la notte si accende di vita. Giancarlo Biffi