Accademia Amiata Mutamenti

Fondata da Giorgio Zorcù e Sara Donzelli nel 2005, Accademia Mutamenti è una compagnia teatrale che si trova a Grosseto. Produce spettacoli per adulti e per ragazzi ed è riconosciuta e sostenuta dalla Regione Toscana per la qualità della produzione teatrale.

I due artisti hanno fatto confluire nella compagnia le loro precedenti esperienze: quella di direttore artistico, regista e produttore di Zorcù, e quella di attrice e pedagoga di Donzelli. Per le proprie produzioni, la compagnia si avvale di volta in volta di uno staff composto da grandi professionisti: attori, drammaturghi, musicisti e light-designer provenienti da tutta Italia.

Le caratteristiche centrali del linguaggio teatrale di Accademia Mutamenti sono la qualità del lavoro dell’attore e la visionarietà della scena, mentre i temi affrontati sono legati soprattutto alla dialettica maschile-femminile, affrontata col doppio sguardo della contemporaneità e del mito, della fiaba e della tragedia.

Ma la compagnia teatrale mantiene anche una forte vocazione al lavoro sociale e culturale, in particolar modo legato all’area di Grosseto e provincia, dove porta avanti una serie di progetti che intendono arricchire l’offerta culturale esistente, ideare nuove forme di partecipazione e relazione col pubblico, creare contesti creativi innovativi per gli artisti, donando nuovo appeal al territorio stesso.

Tra gli ultimi progetti avviati figurano: il campus transdisciplinare di Arte nella Natura Dune – Arte Paesaggi Utopie nel Parco Regionale della Maremma; il San Rocco Festival (rassegna di teatro, musica e danza) che ha visto la luce nell’estate del 2020 per dare una risposta nuova al bisogno di comunità, dopo il primo lockdown per la pandemia da Covid-19; il progetto I gesti dello Sport – Percorsi creativi aperti a cittadini, diretto da Virgilio Sieni, che ha debuttato all’interno del San Rocco Festival autunnale 2022 e infine il progetto Officina Teatro / Letteratura, formalizzato da un protocollo d’intesa che quattro compagnie teatrali toscane (Accademia Mutamenti, Arca Azzurra, Compagnia Lombardi Tiezzi, I Sacchi di Sabbia) e la Scuola Normale Superiore, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la divulgazione di grandi opere letterarie attraverso una collaborazione virtuosa fra approfondimento scientifico e performance; il concorso nazionale di scrittura teatrale per le scuole Scrivere il Teatro, promosso da MIUR e ITI Italia dal 2016.

La compagnia teatrale è socio fondatore del centro italiano dell’ ITI – International Theatre Institute / UNESCO, membro del comitato di coordinamento delle Compagnie indipendenti della Toscana.

Sul fronte della produzione, gli spettacoli più importanti creati negli ultimi anni sono: La Regina dei banditi di Federico Bertozzi (Bassano del Grappa 2006), La camera di sangue di Angela Carter (Grosseto 2008), Socialismo a passo di valzer di Giuseppe Di Leva (Torino 2011), La stanza del tramonto – Appunti sulla vita ordinaria di un mammifero di Lina Prosa (Bologna 2016), Circe / Fango di Margaret Atwood (Vetulonia 2014), Kkore – Canto per le accorate che hanno un cuore di Lina Prosa (Follonica 2018), Nives di Sacha Naspini (Follonica 2022), il videomapping poetico Il conte di Montecristo di Giorgio Zorcù da Alexandre Dumas (Marina di Grosseto 2022), il ciclo annuale di reading-performance La Lettrice, a Castiglione della Pescaia dal 2016,.

Tra le produzioni per il teatro ragazzi figurano: Fiabe italiane (Arcidosso 2005), Il segreto di Shahrazàd (Siena 2006), Il mondo dei Grimm (Bibbien, 2013).

www.accademiamutamenti.it

foto: sito internet

Agostino Cacciabue

Insieme a Rita Xaxa sono gli artigiani che con grande passione e perizia costruiscono e animano le marionette a filo del Teatro Tages. Nel 1993 uniscono le proprie energie e fondano in Sardegna la nuova compagnia. Il Teatro Tages ha presentato i suoi spettacoli nei principali festival internazionali in Italia e in tournée all’estero, Senegal, Pakistan, India, Ucraina, Messico, Colombia, Singapore, Svizzera, Slovenia, Francia e Spagna. Tages o Tagete è uno spiritello apparso ad un colono etrusco mentre arava il suo campo. Un bel fanciullo, vispo e allegro, con i capelli canuti e un lunga barba bianca. In lui si fondevano la genuinità di un bimbo e la saggezza di un vecchio; dettò le regole dell’arte divinatoria al popolo etrusco e poi scomparve. Nella leggenda c’è chi lo dice morto e chi lo immagina dissolto nell’aria. Lo spiritello, ci ricorda i bambini, anche loro sono portatori di esperienze, forse semplici, ma degne di essere raccontate e rispettate perché vissute profondamente e intensamente.

Alberto Capitta

Nato a Sassari, Alberto Capitta è attore, regista e autore di testi teatrali ed è fondatore, insieme a Elda Broccardo, di Ariele Laboratorio.

Ha esordito come romanziere con "Il cielo nevica" (Guaraldi 1999) seguito da "Creaturine" (Il Maestrale 2004 e Il Maestrale / Frassinelli 2005; tradotto in Francia), l'opera gli vale un posto di finalista al Premio Strega. Nel 2006 gli viene assegnato il premio "Lo Straniero", la rivista fondata e diretta da Goffredo Fofi, per essere, tra l'altro, "uno dei più interessanti tra gli scrittori di una straordinaria fioritura sarda" (Nuova letteratura sarda). Nel 2007 Il Maestrale ha ripubblicato il romanzo d'esordio "Il cielo nevica“ (Guaraldi, 1999). Del 2008 è il romanzo "Il giardino non esiste", sempre per Il Maestrale. Ha curato il volume “Evasioni d'inchiostro” (Voltalacarta Editrici, 2012), racconti, favole e poesie dal carcere di Badu 'e Carros di Nuoro. Collabora con quotidiani (La Nuova Sardegna) e riviste (Lo Straniero, Gli Asini) e svolge attività didattico-teatrale nelle scuole. Il suo quarto romanzo "Alberi erranti e naufraghi" si aggiudica il Premio Brancati per la narrativa nel settembre 2013[2] e il Premio Letterario Città di Osilo. È stato proclamato Libro dell'Anno 2013 dai lettori della trasmissione di RadioRai 3 Fahrenheit. Il suo romanzo "L'ultima trasfigurazione di Ferdinand" è stato pubblicato nell'ottobre 2016, sempre per Il Maestrale di Nuoro ed è finalista al Premio Dessì 2017. Nell'ottobre 2023 con l'editore Il Maestrale di Nuoro pubblica il suo sesto romanzo "La tesina di S.V." e contemporaneamente gli viene attribuito il Premio Angioni alla Carriera 2023 con la motivazione "(...) personalità straordinaria e tra le più rilevanti della narrativa e del teatro isolano e italiano, Capitta è stato capace di coniugare etica ed estetica della sua poetica, annoverata fra le più alte della Nuova Letteratura sarda".

Alessandra Faiella

Dopo la laurea in lettere e filosofia presso il Dams di Bologna, si diploma alla scuola di mimo e teatro "Quelli di grock". Dopo aver recitato per molti anni a teatro, dove continua ancora a lavorare assiduamente, esordisce in televisione nel 1996 nella trasmissione Producer, condotta da Serena Dandini, con la quale lavora anche al Pippo Chennedy Show (1997) e a Comici (1999). Partecipa alle edizioni 1998 e 1999 di Zelig, facciamo cabaret. Nella prima parte del 2003 viene chiamata dalla Gialappa's band che la fa entrare nel cast di Mai dire domenica, dove interpreta il personaggio di "Tania", la vicina di casa del Mago Forest, successivamente partecipa a Bulldozer nel 2005, a Glob e a Markette nel 2006. nel 2007 partecipa a Tribbù su Rai 2 e alla trasmissione Stiamo lavorando per noi con Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni. La Faiella è spesso presente come opinionista nella stagione 2010-2011 del programma le Invasioni barbariche, condotto da Daria Bignardi. Debutta al cinema a fianco di Luciana Littizzetto nel 1999 con il film La grande prugna. Contemporaneamente alla sua attività teatrale e televisiva esordisce come scrittrice, pubblicando per Fazi editore il libro Il lato b. Vive a Milano.

www.alessandrafaiella.com

Alessandro Berti

Alessandro Berti è nato a Reggio Emilia. Dopo la scuola del Teatro di Genova fonda L’Impasto, con Michela Lucenti. Per la compagnia scrive e dirige Skankrer (1996), Terra di burro (1997), Trionfo anonimo (1999), L’agenda di Seattle (2000), Il quartiere (2002). Nel 2005 vince il premio Gherardi col suo Teatro in versi. Dal 2006 comincia una ricerca sul rapporto tra teatro e mistica, che porta alla messa in scena de L’abbandono alla Divina Provvidenza (2009), Combattimento spirituale davanti a una cucina Ikea (2011, Premio I Teatri Del Sacro), Maestro Eckhart (2013), Un Cristiano (2014).

Alessandro Lay

Debutta come attore ne L'Antigone, come attore/autore con Nico, come regista e autore con Rossella Dassu in Lombrosoamleto, Joyce, vita di Joyce Lussu e di Raptus-dal mito greco al femminicidio.

Cura le regie di Cristolu di Niffoi e Arcipelaghi di Maria Giacobbe, presentato anche a Copenhagen. Autore e interprete di Riva Luigi '69 & '70, presentato nel giugno 2024 al Leonard Nimoy Theatre di New York, autore e regista della trilogia shakespeariana con J&R, Otello Post-Fazio, Un Amleto di troppo, e del gaming-on-line Playing Shakespeare. Ha curato come autore (con Pierpaolo Piludu) e come regista la nuova produzione Da dove arrivano le bombe.

Formatore, lavora su progetti di inclusione e integrazione delle differenze.

Foto: Gianfilippo Masserano

Alessandro Mascia

Attore, educatore e formatore, socio fondatore del cada die teatro e suo presidente dal 1992. Protagonista di quasi tutti gli spettacoli della compagnia, si occupa anche di formazione teatrale, con un'attenzione particolare all'area del disagio fisico, mentale e sociale. Fonda nel 2009, insieme allo psicoterapeuta Giuseppe Errico, il progetto nazionale “Teatri contro Esclusione”. Insieme a Pierpaolo Piludu in “Per aspera ad astra” conduce un laboratorio teatrale permanente nel carcere di Uta.

Alessio Boni

A 19 anni, conseguito il diploma di ragioneria, lascia il lavoro di piastrellista e il lago d'Iseo, dove è nato. Non immagina che non ci tornerà più e che, dal quel momento, non si fermerà più. Non sa ancora quale sia il suo sogno. Lo cerca a Milano (in polizia), in America (dove fa di tutto: newspaper delivery boy, lavapiatti, babysitter), poi nei villaggi turistici (come animatore).
Lo trova finalmente a 22 anni, la prima volta che va a teatro. Vede La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone, che gli cambia la vita. Da lì, l'ammissione all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico a Roma; incontri importanti con maestri come Andreas Rallis, Orazio Costa Giovangigli, Peter Stein; gli anni di tournée teatrale con Giorgio Strehler e Luca Ronconi; il debutto sul piccolo schermo con La donna del treno per la regia di Carlo Lizzani, e sul grande con La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana.L'interpretazione di Matteo Carati è il suo trampolino di lancio. La sua carriera professionale spicca il volo e, ruolo dopo ruolo, scopre nuovi mondi in cui sognare: interpreta Caravaggio, Giacomo Puccini, il principe Andrej Bolkonskij, Walter Chiari, Ulisse e perfino Dio nello spettacolo teatrale Il visitatore diretto da Valerio Binasco. Nel 2021 racconta questi e altri mondi sognati e vissuti nel suo primo libro, Mordere la nebbia (ed. Solferino).
Nel 2023 è stato al cinema con il film sull’olocausto Terezin di Gabriele Guidi e in tv nella serie Il metodo Fenoglio tratta dal libro di Gianrico Carofiglio. A inizio 2024 l’abbiamo visto su Raiuno nei panni di Dino Grandi, protagonista della fiction storica La lunga notte – La caduta del Duce.
Nel contempo, dopo circa 30 anni trascorsi tra palco e set, la curiosità l’ha portato anche "dall'altra parte della barricata". Nel 2015 ha esordito alla regia teatrale con lo spettacolo I duellanti. Nel 2019 ha messo in scena il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes. E ora ha appena concluso la tournée teatrale di Iliade, Il gioco degli dei in cui è regista e protagonista, nelle doppie vesti di Zeus e del divino Achille.

Alfonso Santagata

Formatosi alla Civica scuola d'arte drammatica di Milano, dopo alcune esperienze come attore con Luca Ronconi, Dario Fo e Carlo Cecchi, con il quale interpreta, fra l'altro, L'uomo la bestia e la virtù; Il borghese gentiluomo e Don Giovanni. Ha costituito un durevole sodalizio con Claudio Morganti. Insieme hanno fondato la compagnia teatrale Katzenmacher, rivelandosi con l'omonimo spettacolo (1980), una storia di emarginazione di emigranti in Germania e insieme lavoro sulla memoria e sulla lingua. Da allora, fedeli a una sorta di poetica della marginalità e della devianza, hanno creato numerosi spettacoli, spesso riscrivendo testi letterari di autori come Büchner, Beckett, Cervantes, Dostoevskij: Büchner mon amour (1981); En passant (1983); Il calapranzi (1984); Mucciana city (1984); Hauser Hauser (1986); Saavedra (1988); Finale di partita (1990); Omsk (1990); Il guardiano (1992). Sciolto il sodalizio con Morganti, è rimasto direttore artistico della compagnia, proseguendo con giovani attori il lavoro di reinterpretazione moderna della farsa e della tragedia (Petito strenge, 1996; Ubu scornacchiato, 1997; Ubu 'u pazz, 1998; Isaia l'irriducibile, 2000). Sono seguiti: Se tujur la nuì (2001); Tragedia a Gibellina (2002); Apparizioni (2002); Le voci di dentro (2004); Il sole del brigante (2005); Il teatro comico (2006). Tra le sue interpretazioni cinematografiche, quelle nelle pellicole Pranzo di ferragosto (2008), Noi credevamo (2010), La città ideale (2012) e L'intrepido (2013).

Andrea Brunello

Studioso, drammaturgo, regista e attore, Andrea Brunello opera ai confini tra il teatro e la scienza. È fondatore, direttore artistico e didattico del Teatro Portland di Trento, e della Compagnia Arditodesìo. Dal 2012, cura e dirige inoltre il progetto Jet Propulsion Theatre (JPT) per fare incontrare il teatro con la scienza, portato avanti in coordinamento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento. In collaborazione con l’Università di Trento, Brunello co-dirige il Teatro della Meraviglia, un Festival dedicato all’incontro tra il teatro e la scienza.

Brunello è diplomato alla scuola triennale “SCHOOL AFTER THEATRE advanced training program” condotta dal regista russo Jurij Alschitz e affiliata con l’EATC/Russian Academy of Theatre Arts (GITIS) di Mosca. Dal punto di vista della formazione scientifica, Andrea ha ottenuto la laurea in fisica e matematica presso la Cornell University e il Ph.D. in Fisica alla Stony Brook University (New York). Brunello ha all’attivo docenze e consulenze in molti Istituti ed Atenei scientifici sia in Italia che all’estero e insegna corsi di comunicazione della scienza attraverso il teatro e lo storytelling presso le Università di Trento e di Bologna.

Andrea Cosentino

Nato a Chieti nel 1967 è un drammaturgo italiano, attivo in teatro anche come attore e regista. Si è laureato all'università La Sapienza di Roma con una tesi sui “maggi” e sulle improvvisazioni in ottava rima della campagna toscana, poi confluita nel volume La scena dell'osceno, Odradek edizioni, 1998. Da giovanissimo frequenta una scuola di prosa, ma si indirizza ben presto verso il teatro di ricerca, frequentando - tra gli altri - anche un laboratorio con Dario Fo presso la Libera Università di Alcatraz di Gubbio. Sempre durante l'apprendistato, si trasferisce a Parigi, dove segue l'insegnamento di “teatro gestuale” di Philippe Gaulier della scuola mimica e clownesca di Jacques Lecoq: si tratta di un insegnamento fondamentale per i suoi futuri lavori, in cui il racconto (l'esposizione verbale di una storia) si accompagna infatti a una certa espressività pantomimica. È autore e attore di vari spettacoli a-solo tra cui si ricorda La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce' (1998), Antò le Momò (2000).

Andrea Kaemmerle

Fiorentino, classe 1970, nasce a Firenze, ottiene la maturità scientifica e frequenta la facoltà di lettere e filosofia (corso di laurea D.A.M.S) presso l'Università di Bologna. Porta con sé un bagaglio artistico di 35 anni di esperienza.

Andrea Pennacchi

Laureato in Lingue e letterature straniere moderne presso l'Università degli Studi di Padova, Pennacchi inizia la sua formazione da attore con il Teatro popolare di ricerca - Centro universitario teatrale di Padova. Successivamente, grazie a una collaborazione con il regista Gigi Dall'Aglio in qualità di assistente, apprende i fondamenti della regia e della scrittura teatrale. Nel 2011 scrive e interpreta lo spettacolo Eroi, con la regia di Mirko Artuso, che si classifica tra i finalisti per il Premio Off del Teatro Stabile del Veneto. Nello stesso anno interpreta il ruolo di Sandro nel film Io sono Li di Andrea Segre.

Mentre prosegue la sua carriera di attore teatrale e drammaturgo con lo spettacolo Villan People, che debutta nel 2013 al Piccolo Teatro di Milano nell'ambito del Festival Tramedautore, Pennacchi inizia a lavorare anche in televisione prendendo parte alla miniserie Rai L'Oriana nel ruolo del direttore de L'Europeo e a diverse altre fiction tra cui Non uccidere, Don Matteo e 1994. Nel 2018 porta il monologo This is Racism - Ciao terroni a Propaganda Live e diventa poi ospite fisso della trasmissione con i monologhi del suo personaggio, il "Poiana"

Foto: Sonia De Boni

Andrea Porcheddu

Laureato in Filosofia del Diritto, si occupa di teatro dal 1988 come critico e studioso. Ha scritto Il compagno di banquo: scritti su teatro e scuola (Fabio Croce Editore, 2002), Adriatico, manuale per un viaggio teatrale nei Balcani (Edizioni Css Udine, 2001), Casa degli Alfieri, la terra e la poesia (Titivillus, 2001), numerosi saggi, sceneggiature e i romanzi Piccola tragedia, in minore (Edizioni Fabio Croce, 2000). Insegna Metodologia della critica dello spettacolo alla Facoltà Design e Arti dello IUAV di Venezia.

Andrea Serra

È nato a Cagliari. È sposato con Valentina ed è padre di Federica e Francesco. Da sedici anni è MaEstro della scuola in ospedale del P.O. Microcitemico di Cagliari. Collabora con il Festival di Cultura Popolare Cuncambias di San Sperate e con la compagnia Cada die teatro di Cagliari. È direttore dell’Ufficio Poetico del Festival Tuttestorie. Legge, scrive, rilegge ciò che scrive. A volte quello che scrive diventa uno spettacolo, altre volte un libro.

“L’altalena” è il suo romanzo d’esordio.

Anfiteatro

Anfiteatro nasce nel 2004 a opera di Giuseppe Di Bello, regista drammaturgo legato al Teatro Città Murata di Como per circa 20 anni e per il quale ha firmato molti degli spettacoli più significativi tra i quali: “La guerra dei bottoni”, “L’isola di A.” - “Pezzo di legno/Pinocchio” - “L’antro del Teatro” - “Nozze di Luna” e con Marco Baliani “Prima che il gallo canti” (Premio Istituto del Dramma Italiano 1995). I suoi spettacoli sono stati spesso indicati dall’Ente Teatrale Italiano (attraverso il Premio Stregagatto) tra le migliori produzioni nazionali di Teatro per le Nuove Generazioni. Successivamente con l'ingresso degli attori Naya Dedemailan e Marco Continanza, e Michele Ciarla che cura l'organizzazione, il nucleo base si rafforza intorno a una drammaturgia sempre tesa ad un Teatro poetico e problematico.

Anfiteatrosud

Attiva dal 1999 l’Associazione Culturale AnfiTeatro Sud indirizza le proprie risorse e gli interventi nel campo teatrale, culturale ed educativo. In particolare, in ambito culturale, si dedica all’organizzazione di eventi e festival teatrali ed artistici, nel senso più ampio, e alla produzione di rappresentazioni teatrali; in ambito educativo, si dedica alla ideazione e conduzione di laboratori teatrali e di ricerca, rivolti sia ai bambini e ai ragazzi che agli adulti, agli insegnanti e agli operatori del settore. In generale si dedica alla produzione e alla promozione delle espressioni della creatività dell’uomo che per loro contenuto, sia culturale che artistico, tendano al miglioramento della qualità della vita e ad una migliore conoscenza della realtà sociale.

Pensiamo ad un teatro che nasce dalla comunità e va verso la comunità, nel senso che da essa trae ispirazione e nutrimento per generare spettacoli che la rappresentino e che, attraverso il linguaggio teatrale, la rendano consapevole della propria ricchezza e della propria cultura.

https://www.anfiteatrosud.com/

Angela Iurilli

Angela Iurilli è autrice ed interprete pugliese, formatasi presso il Teatro Kismet Opera di Bari sin dal 1992. Nel 1993 ha vinto il premio Eti/Scenario con "Sonia la rossa", uno spettacolo della compagnia Japigia Teatro. Tante le sue collaborazioni e varie le sue passioni come ricco di sfumature è il suo talento artistico. Angela Iurilli, infatti, collabora come performer con il gruppo rock Quarta Parete (vincitore di Arezzo Wave) e il gruppo jazz Diomira Invisible Ensamble. Nel 2005 ha vinto il Premio Scenario con lo spettacolo "Il deficiente" della compagnia Lindbergh teatro. Interessante il suo "Cappuccetto Rosso", diretto e prodotto e che ha come protagonista assoluta una bimba di soli 10 anni ed affonda le sue radici in una, si legge nella presentazione, «attività pedagogica rivolta ai bambini, che usa come linguaggi la musica, la danza e il teatro»

Angelica Grivèl Serra

Angelica Grivel, ventenne studentessa sarda di filosofia, modella e “figlia d’anima” di Michela Murgia, è una scrittrice esordiente. Questo è il suo primo romanzo.

fonte: www.mondadori.it/autori/angelica-grivel-serra/

Foto: fb

Animal Religion

è una compagnia circense interessata alla ricerca di nuovi percorsi all'interno del circo contemporaneo e dell'interdisciplinarietà. I suoi tre assi di lavoro sono il corpo, la luce e la musica. Nei suoi 10 anni di carriera ha eseguito 9 spettacoli di formati molto diversi, ha collaborato con più di 30 artisti provenienti da tutto il mondo, ricevendo commissioni dal TNC, Fira Tàrrega, Mercat de les Flors, TNT Festival e l'Auditori de Barcellona Ha ricevuto premi e riconoscimenti tra cui il Premio Speciale Città di Barcellona per lo spettacolo Sifonòfor nel 2016.

www.animalreligion.com

Anna Di Maggio

Attrice, regista, docente del corso di Recitazione alla Scuola Nazionale di Cinema indipendente.
Allieva del maestro Orazio Costa Giovangigli.
Attrice nel cortometraggio "Ospiti" di Matteo Garrone, Roma
Documentario prodotto da RAI3 sul metodo Orazio Costa Giovangigli
Regia dello spettacolo per ragazzi “All’Opera... il lupo e i sette capretti”
Regia e testo per l'atto unico “Pietre – Il gioco del mondo”.
Attrice in “Nina, non insistere nulla accade” regia di Andrea Mancini.
Regia “Koncerto Jazz... per 322 domande”
Testo e regia per l'atto unico “Un Nome nel Vento” tratto dal libro Un Nome, di Paolo Ciampi, creato per il Giorno della Memoria.
“I Dialoghi Delle Carmelitane”di G.Bernanos, seguito da Gianluigi Tosto. Firenze 2005: “La Gatta di Pezza” regia di Franco Scaldati e Matteo Bavera.
“La Dodicesima Notte...” di W.Shakespeare, regia di Antonio Latella.
Regista assistente e voce in “La Tragedia di Riccardo III o delle Maledizioni”
Attrice in“I Negri” di J.Genet, regia di Antonio Latella. Teatro Nuovo di Napoli 
Regista assistente in “Amleto” di W. Shakespeare , regia di Antonio Latella. 
Regista assistente in “Stretta Sorveglianza” di J.Genet, regia di Antonio Latella.
Voce per lo spettacolo “all'Opera... il lupo e i sette capretti”, prod. Teatrino dei Fondi
Attrice in “Duetto” atto unico di Otho Eskin. Palermo di Scena
Regista, attrice e testi per atto unico“Maree” con musiche e accompagnamento al pianoforte di Riccardo Biseo; con Luisa Torrese compone musiche e canti per una seconda edizione. Roma, Firenze.
Attrice per lo spettacolo “4 Bombe in Tasca” testo e regia di Ugo Chiti - Arca Azzurra con versione radiofonica per RAI 3.
Attrice in “Metamorfosi” di Ovidio, regia di Francesco Randazzo, Palermo di Scena, Siracusa.
Voce per il documentario su Santa Caterina
Voce per CD musica&parole “Nero su Bianco” festival di Poesia
Trasmissione sul teatro contemporaneo, Radio Due.Milano
Voce per lo spettacolo “Riccardo III” di Antonio Latella
Voce per servizi pubblicitari DadaNet
Voce per Meteo TMC
Versione radiofonica “Il Drago” di E.Shawarz, per NovaRadio

Antonello Dose

Inizia a studiare come attore nel campo dell'Antropologia teatrale prima all'I.S.T.A. di Eugenio Barba e poi presso il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera. Lasciata Pontedera, recita in teatro con Luca Ronconi e nel cinema con Marco Bellocchio. Nella seconda metà degli anni ottanta inizia professionalmente l'attività di autore assieme a Marco Presta, con il quale scriveva e lavorava fin dai primi anni del liceo. I due collaborano con Enrico Vaime alla realizzazione di testi teatrali e televisivi[1], tra cui un Festival di Sanremo, scrivendo per Fabio Fazio, Enrico Montesano, Tullio Solenghi e Simona Marchini.In coppia con l'amico e collega Marco Presta svolge una intensa attività radiotelevisiva. Nel 1991-1992 collabora ai testi di La più bella sei tu di Luciano Rispoli su Telemontecarlo. Dal 1992 collabora con Rai Radio 2 come autore e conduttore di programmi, quali: Effetti collaterali (1992 – 1993), Chidovecomequando (1993-1995), Tira imbecille (per i mondiali di calcio del 1998), Buono Domenico (1997, varietà domenicale), speciali da Sanremo e Miss Italia. Dal 2 ottobre 1995 è autore e conduttore della seguitissima trasmissione radiofonica Il ruggito del coniglio[3], vincitrice di importanti premi nazionali, tra i quali il Premio Flaiano, il Premio Satira Politica Forte dei Marmi, il premio Aristofane, il premio Bordighera Città dell'Umorismo, il Premio Fregene, il Premio simpatia in Campidoglio e il premio Biagio Agnes. Nel 1997 ha partecipato al programma televisivo Giochi senza frontiere, condotto da Maria Teresa Ruta. Nel 2004, nel 2005 e nel 2006 conduce Dove osano le quaglie per Rai3.
Il binomio "Dose & Presta" ha lavorato come sceneggiatore televisivo, per Rai1, nelle note serie TV Un medico in famiglia e Pazza famiglia, rispettivamente con protagonisti Lino Banfi ed Enrico Montesano. Per il cinema hanno sceneggiato Anche i commercialisti hanno un'anima di Maurizio Ponzi e scritto i dialoghi del film di animazione Opopomoz di Enzo D'Alò. Sono autori di alcuni libri ispirati dal loro lavoro radiotelevisivo e cinematografico. Dal febbraio del 2003 fino al 2013 scrivono la rubrica domenicale di satira e di costume sulla prima pagina del quotidiano Il Messaggero, intitolata inizialmente "Domenica Aperto" (2003-2007) e in seguito "È lunedì, coraggio" (2007-2013).
È cofondatore del gruppo Arcobalena che, all'interno del movimento religioso buddista Soka Gakkai, riunisce le persone LGBTQ. In coppia con Marco Presta ha condotto una rubrica satirica all'interno di Unomattina su Rai1 in collegamento video con Francesca Fialdini. Nel 2017 pubblica il libro La rivoluzione del coniglio (Mondadori), dove racconta la sua vita e di come ha incontrato ed abbracciato il Buddhismo di Nichiren Daishonin all'interno dell'ente religioso laico Buddhista Soka Gakkai. Nel 2022 vince il Premio “Microfono d’Oro” per la sua attività radiofonica.

Antonello Salis

Fisarmonicista, pianista e compositore. Salis ha collaborato e collabora tuttora con numerosissimi artisti di fama internazionale come Francis Kuipers, Massimo Urbani, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Evan Parker, Javier Girotto e gli Aires Tango, Anouar Brahem, Michel Portal, Don Cherry, Don Pullen, Billy Hart, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio "El negro" Hernandez, Han Bennink, Naná Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny e tanti altri. Ha inoltre collaborato con Pino Daniele, Ornella Vanoni, Teresa De Sio, Vinicio Capossela, Sergio Cammariere, Quintorigo e diversi altri artisti al di fuori dell’ambito strettamente jazzistico.
Musicista eclettico Salis, nel corso della sua carriera, si è confrontato in progetti di teatro (Remondi e Caporossi, Leo De Bernardinis), con Lucia Poli, Remo Remotti, Antonio Rezza e Ascanio Celestini. Si è esibito in rassegne e festival di cinema (Biennale di Venezia, Taormina Festival, Premio Solinas), performance di danza (con Roberta Escamilla Garrison, Teri Weikel). Con Gérard Pansanel ha firmato le musiche del film di Eric Romher “Racconto d’autunno”. Con Paolo Fresu firma la rivisitazione di “Non ti scordar di me” per le musiche del film “Centochiodi” di Ermanno Olmi. Ha partecipato a numerosi festival nazionali ed internazionali tra i quali: Umbria Jazz, Roccella Jonica, Sant’Anna Arresi, Berchidda, Clusone, Ravenna, Parigi, Montreux , Nizza, Le Mans, Madrid, Mosca, Barcellona, Londra, Bath, Oslo, Stoccolma, New York, North Sea, Chicago, Montreal, Santiago del Cile, Tel Aviv, Rabat, Cartagine, Ankara, Vancouver, San Paolo del Brasile, Rio De Janeiro, Saint Louis del Senegal, Città del Messico, seguito da un tour che ha toccato le maggiori città messicane. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a livello europeo ed internazionale: premio “Django d’or” 2005; il Premio alla Carriera nell’ambito dello European Jazz Expo 2008; il premio Top Jazz 2008 come miglior strumentista dell’anno (tastiere) e, l’anno seguente “Stunt”, realizzato con Fabrizio Bosso, è stato eletto miglior disco.

Antonio Mou

È nato a Jerzu (Ogliastra) il 27 gennaio 1939. Laureato in Scienze Agrarie, ha dedicato la sua vita con passione e impegno all’insegnamento e alla politica: ricopre il ruolo di sindaco del suo paese per sette anni. Sposato, padre di due figli e nonno di quattro nipoti, fonte di ispirazione in molte sue poesie. In pensione dal 1998, dedica il suo tempo alle sue passioni: all’agricoltura, allo studio, alla scrittura e alla lettura.

Nelle notti insonni ama scrivere poesie dalle tematiche varie facendo parlare luoghi a sé cari e ridando dignità e colore a persone povere e dimenticate. Tra le sue poesie non mancano temi come il dolore, l’amore, le ingiustizie e la speranza.

Nel 2017 viene a mancare la moglie, figura centrale della sua vita. La scrittura ed in particolare la poesia, saranno dei fondamentali strumenti per l’esternazione del suo dolore e valido aiuto per l’elaborazione del lutto.

Vincitore del “XV Premio Letterario Antonio Gramsci” per la sezione lingua sarda con l’opera Su Sulidu ‘e Su ‘Entu (L’Alito del Vento) poesia che dà anche il titolo alla raccolta sardo/italiano pubblicata nello stesso anno dalla casa editrice Edizioni Solinas.

fonte: autori.poetipoesia.com/minisiti-antonio-mou/

Arditodesìo

Arditodesìo nasce nel 2002, il nome racconta il "desiderio ardito" di creare e fare teatro mantenendo la massima integrità sia di contenuti che artistica. Il drammaturgo e attore Andrea Brunello è direttore artistico della compagnia che ha sede presso il Teatro Portland di Trento. Arditodesìo elabora un percorso di nuova drammaturgia, teatro che racconta la contemporaneità, teatro civile e di narrazione. Tra le produzioni citiamo: Sloi Machine, Libero nel Paese della Resistenza, Mio Fratello Rincorre i Dinosauri.

Dal 2012 in coordinamento con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell'Università degli Studi di Trento, diretto dal Professor Stefano Oss, Arditodesìo ha intrapreso un percorso di narrazione della scienza nella sua interazione con l'essere umano. L’idea che ispira la direzione artistica parte dall’assunto che la scienza domina oggi la nostra esistenza, ma a dispetto del ruolo che gioca a livello sociale e individuale, viene spesso relegata a lezioni specialistiche, talk show televisivi generalisti e, in genere, non viene considerata come fonte di argomenti artistici e teatrali.
Noi crediamo invece che parlare in maniera competente e soprattutto coinvolgente di scienza permetta non solo di capire il nostro tempo ma anche di allargare gli orizzonti filosofici ed esistenziali di chi vuole mettersi in ascolto. Fare teatroscienza (questo è il termine in uso per riferirsi a questo genere teatrale) è, negli intendimenti della direzione artistica della compagnia, una sorta di missione che, in questi tempi difficili e così complessi, assurge ad una connotazione civile.

Crediamo che la scienza sia fonte di grandissima ispirazione, per chi le si avvicina con curiosità e una mente aperta.

Dalla collaborazione con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche nascono le Augmented Lecture, particolarità produttiva di Arditodesìo. Le AL sono conferenze scientifiche, nelle quali un ricercatore viene affiancato da un artista il cui compito è quello di “aumentare” l'efficacia della lezione con strumenti che facilitano l’esperienza del pubblico. L’idea progettuale che sottende questo format ha ottenuto un riconoscimento internazionale: le AL hanno infatti conquistato un importante premio nell’ambito del Reimagine Education Award 2016. La selezione era stata indetta da QS Quacquarelli Symonds (autori di alcuni tra i ranking universitari più noti e influenti) e dal Wharton SEI Center for Advanced Studies in Management dell’Università della Pennsylvania, il “think tank” più autorevole nell’ambito del management dell’educazione. Il progetto, scritto a quattro mani da Andrea Brunello e Stefano Oss, e presentato dall’Università di Trento è stato premiato nella categoria “Cultivating curiosity”, dedicata a progetti in grado di stimolare l’apprendimento attraverso, appunto, la leva della curiosità. Il progetto ha superato una agguerrita competizione tra 527 progetti presentati da tutto il mondo per 15 categorie. Solo quattro le università italiane presenti alla fase finale, tra cui l’Ateneo trentino, davanti a esperti di innovazione nel settore pedagogico e a numerosi rappresentanti di università di tutto il mondo.

Dal 2017 Arditodesìo, in collaborazione con l’Università di Trento e l’Opera Universitaria, organizza e produce il Teatro della Meraviglia Festival un contenitore di esperienze di teatroscienza che va a scandagliare le migliori proposte e lo stato dell’arte nel settore della comunicazione della scienza attraverso le arti sceniche. La prima edizione “pilota” del Teatro della Meraviglia è stata realizzata nel gennaio 2017 e da allora il festival è stato riproposto annualmente. Migliaia di persone hanno assistito alle varie edizioni di quello che è stato considerato un festival di grande successo, il cui format può essere replicato in altre città e università.

A giugno 2020 Arditodesìo, si è aggiudicata il prestigioso bando “Creative Europe” con il progetto CURIOUS che prevede lo sviluppo e l’estensione del Teatro della Meraviglia ad una dimensione europea sovra-nazionale grazie alle partnership con la Facoltà di Arti Drammatiche dell’Università delle Arti di Belgrado (Serbia), il collettivo Arte Urbana di Sofia (Bulgaria) e il Teatro Arenberg di Anversa (Belgio).

www.arditodesio.org

Arianna Scommegna

Classe 1973, si diploma come attrice nel 1996 presso la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi.
Premio Lina Volonghi 1996; Premio Nazionale della Critica nel 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014. Benemerenza Civica Gelso D'Oro 2021 Cernusco S/N, Milano.
Dal 1996 è socia fondatrice della compagnia teatrale Atir, con la quale realizza, oltre a numerosi spettacoli, anche progetti di carattere sociale; nel novembre 2021 prende il testimone da Serena Sinigaglia e viene nominata Direttrice Artistica con Mattia Fabris e Nadia Fulco di Atir.
In TEATRO, dal 1996 è diretta da Serena Sinigaglia in decine di lavori su testi classici e contemporanei. Tra questi Romeo e Giulietta, Lear e Macbeth di W. Shakespeare, Baccanti e Troiane di Euripide, Donne in Parlamento di Aristofane, Il Nodo di Johnna Adams, Utoya di Edoardo Erba, Qui città di m. di Piero Colaprico, Potevo essere io di Renata Ciaravino, Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare della stessa Sinigaglia.
Collabora con i più importanti Teatri Stabili italiani tra i quali Milano, Torino, Parma, Genova, Bolzano, Prato e partecipa come attrice, in molte occasioni in ruoli da protagonista, a numerosi allestimenti di registi di primo piano della scena nazionale e internazionale.
Tra gli spettacoli: La Molli, divertimento alle spalle di Joyce, regia di Gabriele Vacis; Ritorno a casa di H. Pinter, regia di Peter Stein; Night bar di H. Pinter e L'Intervista di Natalia Ginzburg regia di Valerio Binasco; Antigone di Sofocle diretta da Gigi Dall’Aglio, con la cui regia l’attrice si era già confrontata per Cleopatràs e Mater Strangosciàs di Testori; Misery regia di Filippo Dini. Madre Coraggio di Brecht regia di Cristina Pezzoli. Con la regia di Veronica Cruciani ha recitato ne Il ritorno di Sergio Pierattini, La Palestra ore 18.00 di Giorgio Scianna e Due donne che ballano di J.M Benet. Con Renato Sarti è interprete di Matilde, Un tram per San Vittore mentre si immerge nella poesia di Alda Merini in Magnificat diretta da Paolo Bignamini.
Fa un'incursione nell'opera lirica diretta dal regista di fama mondiale Graham Vick nel ruolo del Narratore dell'opera Zaide di Mozart, coproduzione Teatri di Opera Lombardia, Teatro dell'Opera di Roma.
Nel CINEMA l’attrice figura nel cast delle pellicole: Tolo Tolo di Checco Zalone, 3/19 e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, Fai bei sogni di Marco Bellocchio, Scialla! di Francesco Bruni, La variabile umana di Bruno Oliviero, Il dolce rumore della vita di Giuseppe Bertolucci.

foto: Federico Buscarino

Armamaxa

Armamaxa è parola di origine greca che vuol dire “carro”. L’Associazione “trasporta” progetti teatrali che si riconoscono in un teatro necessario e umano fatto di passione, tempo e ricerca. Dal 1998 la Compagnia, nata dall’incontro di Enrico Messina, Micaela Sapienza e Massimo Momoli, ha costruito un percorso culturale e artistico fortemente legato al presente, in cui etica ed estetica non sono separate e la cui motivazione originaria è da ricercare proprio nel dialogo tra arte e società. Così sono nati progetti e spettacoli: da “Braccianti” a “Mammaliturchi”, da “Orlando” a “Orecchiette”, da “1981 All’inizio dell’era del godimento” a “La Diritta Via” con l’ex magistrato Giuliano Turone, e a “Croce e Fisarmonica”ß dedicato a Don Tonino Bello (spettacolo vincitore dei Teatri del Sacro 2013).

Dal 2008 Armamaxa ha trovato “casa” nel Teatro Comunale di Ceglie Messapica, nell’ambito del progetto Teatri Abitati della Regione Puglia. Alle produzioni serali si affiancano quelle per ragazzi e famiglie come Robin Hood e La Regina delle Nevi. In parallelo il lavoro della compagnia si è indirizzato verso la creazione di “grandi eventi di piazza” in cui le discipline del Teatro, della Musica, della Danza, del Nuovo Circo, mescolandosi hanno composto il “format” “All’Insù” e, in seguito, lo spettacolo itinerante “Opera Povera: Cabaret verdiano per una compagnia di artisti girovaghi”, che ha aperto la grande sfilata dei carri di Putignano davanti ad oltre 70.000 spettatori.

Nel 2017, intorno alla Residenza Teatrale di Armamaxa e dall’incrocio dei percorsi artistici di Enrico Messina, Gaetano Colella e Daria Paoletta, germoglia il progetto PagineBiancheTeatro che, nel rispetto delle identità di ciascuno, intende implementarne i percorsi artistici e creativi, le specificità e i linguaggi, costruendo nel contempo una sinergica collaborazione organizzativa della “compagnia” e gestionale del Teatro di Residenza. Nascono così spettacoli come “Icaro Caduto” al debutto nazionale per Primavera dei Teatri a Castrovillari nel 2018 e, al debutto nazionale nel Marzo 2019, il primo lavoro a firma PagineBiancheTeatro: “METAMORFOSI. Indistino Racconto”.

www.paginebiancheteatro.it/armamaxa/

Arrogalla

Francesco Medda “Arrogalla” è un compositore elettronico e live performer nato a Quartu Sant’Elena nel 1981. Dal 2003 porta avanti Arrogalla, progetto dub che trae ispirazione dalle tradizioni della Sardegna e dai suoi ambienti e paesaggi. Oltre al dub prosegue parallelamente un percorso di ricerca sonora, legato ai paesaggi sonori e alla musica contemporanea. È il fondatore della associazione label Mime e il co-fondatore dei progetti Dub Versus, Malasorti, Baska e Bentesoi. Ha suonato in tutta Europa ed ha pubblicato dischi, ep, singoli e remix per etichette nazionali e internazionali. Collabora con il mondo del teatro e dell’arte contemporanea.

sardmusic.it/artist/arrogalla/

Ascanio Celestini

Mi chiamo Ascanio Celestini, figlio di Gaetano Celestini e Comin Piera. Mio padre rimette a posto i mobili, mobili vecchi o antichi è nato al Quadraro e da ragazzino l’hanno portato a lavorare sotto padrone in bottega a San Lorenzo. Mia madre è di Tor Pignattara, da giovane faceva la parrucchiera da uno che aveva tagliato i capelli al re d’Italia e a quel tempo ballava il liscio.
Quando s’è sposata con mio padre ha smesso di ballare. Quando sono nato io ha smesso di fare la parrucchiera. Mio nonno paterno faceva il carrettiere a Trastevere. Con l’incidente è rimasto grande invalido del lavoro, è andato a lavorare al cinema Iris a Porta Pia. La mattina faceva le pulizie, pomeriggio e sera faceva la maschera, la notte faceva il guardiano. Sua moglie si chiamava Agnese, è nata a Bedero. Io mi ricordo che si costruiva le scarpe coi guanti vecchi. Mio nonno materno si chiamava Giovanni e faceva il boscaiolo con Primo Carnera. Mia nonna materna è nata ad Anguillara Sabazia e si chiamava Marianna. La sorella, Fenisia, levava le fatture e lei raccontava storie di streghe.

www.ascaniocelestini.it/

Associazione culturale Ca’ Rossa

Com’è iniziata
Era il ’97. Volevamo fare teatro, ma non solo.
L’idea era di diffondere anche la musica, la danza e altre forme di arte ed espressione. Allora è arrivato l’incontro con il pubblico bambino, e l’occasione di organizzare rassegne rivolte proprio a loro, in vari spazi dell’Appennino. Da allora, Ca’ Rossa.

Com’è andata
Circa 1.301 gli spettacoli programmati; più di 25 (26) i Comuni ospiti; più di 21578 spettatori coinvolti all’anno. E tanti, tanti, artisti, amici parenti e vicini di casa coinvolti: Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Stefano Benni, Alessandro Benvenuti, Alessandro Bergonzoni, Enrico Bonavera, Marco Baliani, Ascanio Celestini, Gilles Coullet (F), Laura Curino, Mimmo Cuticchio, Arnoldo Foà, Familie Floez, Johnatan Hart (USA), Roberto Herlitzka, Carlo Lucarelli, I Fratelli Mancuso, Ivano Marescotti, Giovanna Marini, Moni Ovadia, Antonio Piovanelli, Paola Pitagora, Lucia Poli, Paolo Poli, Nola Rae (GB), David Riondino, Bebo Storti, Michele Serra, Filippo Timi, Vito, Ravenna Teatro, C.S.R.T. di Pontedera, Teatro delle Briciole, Manos Flamencas (E), Ensemble Micrologus, Wall Street Theatre (D).

carossateatro.it/